PEDESINA, IN BREVE

Dista da Milano meno di due ore in automobile, e poco più di due ore con il trasporto pubblico (treno+autobus): Pedesina è vicina!
Si deve raggiungere Morbegno, in Bassa Valtellina, da dove si risale la Valle del Bitto di Gerola (SP 7 della Valgerola).
Con un territorio di 6,25 kmq, che spazia da quota 590m del fondovalle fino alla cima del Monte Rotondo (2496m), Pedesina offre una natura selvaggia e incontaminata e panorami stupendi già dal centro abitato (1032m s.l.m.), senza dimenticare la bontà dei prodotti della gastronomia locale.
Gran parte del territorio fa parte del Parco Naturale delle Orobie Valtellinesi: in estate è il paradiso dell'escursionismo (trekking) e delle semplici passeggiate (qui le strade asfaltate si fermano nei dintorni del paese); in inverno è il luogo ideale per lo sci d'alpinismo e le escursioni con le racchette da neve.

PEDESINA


Arroccata sulle pendici del Monte Rotondo, più o meno al centro della Valle del Bitto di Gerola, di fronte alla confluenza della Val Bomìno, Pedesina, già dal centro abitato, offre ampie vedute panoramiche: sia sul versante retico della Valtellina — spettacolare il gruppo Badile-Disgrazia! —, sia sulla testata orobica che traccia il confine con le province di Bergamo e Lecco. Salendo di quota, agli alpeggi di Stavello, Combana e Combanina, si gode della vista di tutte le cime dei gruppi montuosi delle Alpi Retiche e delle Alpi Orobiche; dalla cima del Monte Rotondo, poi, è possibile vedere quasi l'intero fondovalle del Terziere Inferiore, la bassa Valchiavenna (dal Lago di Mezzola a Chiavenna) e parte della Valsassina, in particolare la Val Varrone e la Val di Fraìna; ma in giornate limpide lo sguardo si spinge più in là ed è possibile vedere il gruppo delle Grigne e, più a occidente, il Monte Rosa.

Pedesina è pronta a soddisfare i gusti di tutti.
I più pigri possono rilassarsi in paese e godere delle espressioni artistiche del passato (perlopiù arte religiosa) o del recente murale realizzato da Anna Papini, come pure dell'architettura rurale degli edifici più antichi o dei vicoletti del centro storico; inoltre, possono godere dei punti panoramici sul gruppo retico del Badile-Disgrazia, sulla Val Bomìno, o sulla testata orobica del fondovalle del ramo del Bitto, detto di Gerola.
I meno pigri possono passeggiare sui primi tratti dei sentieri e trascorrere qualche ora piacevole nelle aree della Colvedra, di Masoncello o della Valcornale; oppure dedicarsi alla pesca alla trota nei torrenti del territorio pedesinese: nel laghetto di Panigài — giù, all'omonima diga che arresta l'impeto del Bitto — o lungo gli argini, un po' selvaggi, del torrente Pai.
I più attivi, invece, possono dedicarsi alle escursioni inoltrandosi più a fondo nel Parco delle Orobie per "arrampicarsi" sui sentieri, più in quota, e raggiungere le aree del Grass o gli alpeggi di Combana, Combanina e Stavello; e spingersi fino alle cime del Monte Rotondo, del Monte Stavello oppure, nel territorio dell'adiacente comune di Rasura, fino al Lago di Culino e sulla Cima della Rosetta. Degna di nota l'accoglienza al rifugio dell'Alpe Stavello, sia dal punto di vista della struttura, sia da quello della qualità dell'ospitalità e della ristorazione.
Naturalmente, a proposito di culinaria, tutti, dal più pigro al più attivo, possono gustare l'ottima offerta gastronomica del ristorante "Il Piccolo Paese" che si trova nella parte bassa dell'abitato, sulla strada provinciale.

Come tutti i comuni di quest'area, la ricchezza di Pedesina risiede, come si diceva, nelle risorse naturali e ambientali, soprattutto nei paesaggi suggestivi: dal fondovalle fino alle quote più elevate del suo territorio, con percorsi fruibili da tutti, sia d'estate sia d'inverno. E a proposito di stagione invernale, Pedesina è una delle mete ideali per gli amanti dello sci-alpinismo o di passeggiate con le "ciaspole".

Poiché sono lontani i tempi dei due alberghi (il "Belvedere" e il "Pedesina") — che hanno fatto la storia del piccolo comune, tra gli anni successivi al dopoguerra e i primi anni '90 —, la mancanza di attività ricettive è il punto debole di Pedesina. Le strutture per il pernottamento e la ristorazione sono quasi del tutto assenti: uniche, grandi, eccezioni, come si diceva, sono il Rifugio dell'Alpe Stavello e il ristorante "Il Piccolo Paese", che funge anche da bar, edicola, piccolo spaccio alimentare e punto di informazione turistica.